Coordinatore: Prof. Massimo Monteduro
Precedente Coordinatrice (luglio 2021-settembre 2023): Prof.ssa Maurizia Pierri
L’Unità di ricerca costituita nel Dipartimento di Scienze giuridiche si pone l’obiettivo di esplorare in modo innovativo ed “integrale” il concetto di salute, valorizzando più ampiamente, l’indissolubile interdipendenza tra salute umana, salute animale e salute degli ecosistemi. Si tratta dell’approccio interdisciplinare denominato One Health, emerso sul piano extra-giuridico, nell’ambito delle scienze della vita e delle scienze sociali, attraverso un ampio dibattito scientifico mondiale a partire dai Manhattan Principles on ‘One World, One Health’ del 2004. Questo approccio richiede un metodo cooperativo, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi originanti dall’interfaccia tra sistemi ecologici e sistemi socio-economici, e chiama in causa anche il ruolo del diritto, finora però rimasto lontano da tale dibattito. La multidisciplinarità delle competenze implicate all’approccio One Health si riflette nel coinvolgimento equilibrato e plurale nell’Unità di ricerca di differenti SSD.
L’idea di costituire l’Unità Ius et Salus – One Health è nata anche come esigenza di valorizzazione, da un lato, e di futuro sviluppo, dall’altro, del progetto di ricerca "Diritto e approccio ‘One Health’ alle emergenze pandemiche: per l’innovazione dei modelli organizzativi e procedurali di relazione tra comunità scientifiche e istituzioni", risultato vincitore del Bando nazionale FISR 2020 COVID-19, indetto dal MUR per acquisire e selezionare proposte progettuali di ricerca di particolare rilevanza strategica, finalizzate ad affrontare le nuove esigenze e questioni sollevate dalla diffusione del virus SARS Cov 2 e della infezione Covid-19.
Coordinatrice: Prof. Eliana Augusti
IntegroLAB è l’Unità di ricerca del Dipartimento di Scienze Giuridiche sul diritto plurale dell’integrazione. Inteso come insieme di diritti e doveri di comunità ‘in dialogo’ attraverso lo spazio e il tempo, il diritto dell’integrazione si rivolge alla coscienza civica collettiva come dispositivo fondamentale di ‘pacificazione’ e ‘coesione sociale’ di un contesto ambientale in cui il moderno principio di territorialità del diritto sembra lasciare il passo alla progressiva affermazione dei diritti universali. L’Unità, valendosi della sua composizione pluridisciplinare, si propone di rispondere all’urgenza di un diritto più vicino al cambiamento in atto, stimolato dal trasferimento di soggetti giuridici e modelli culturali e sollecitato dalle spinte dei flussi e dell’economia globale; di un diritto, cioè, che guardi al territorio e alle sue comunità, e risponda con convinzione alle esigenze plurali dell’integrazione.
In linea con la Terza Missione dell’Università, le attività di IntegroLAB vogliono segnare un’occasione preziosa di avanzamento scientifico e di interazione diretta col territorio, affiancando la tradizionale missione di insegnamento e ricerca, nello specifico, dei giovani studiosi del Dipartimento di Scienze Giuridiche, alla predisposizione di contenuti scientifici a carattere divulgativo sul tema dell’integrazione. A traduzione delle attività di ricerca dell'Unità, si pone poi il laboratorio di didattica sperimentale Scuola Civica. Avviata nel 2019 sotto l’impulso della Prof. Eliana Augusti (Coordinatore), Scuola Civica vede impegnati nella sua azione Docenti e Collaboratori del gruppo d’Unità, coordinati dai Responsabili d’Area, i Proff. Clara Napolitano (Area Pubblicistica), Carlo Mignone (Area Privatistica) e Raffaele D’Alessio (Area Storico/Filosofico/Economico Giuridica). Utilizzando strategie didattiche innovative e combinando strumenti educativi formali e non-formali, Scuola Civica ha attivato un circuito virtuoso tra mondo accademico e territorio, promuovendo percorsi aperti e partecipati di cultura giuridica sul tema dell’integrazione e della cittadinanza consapevole dedicati a giovani studenti delle ultime classi delle Scuole Secondarie di II grado, cittadini impegnati e cittadini di Paesi Terzi regolarmente soggiornanti in Italia, a riscatto della coscienza civica di tutte le comunità di destinazione.
Per maggiori informazioni visita il sito al link: https://www.scuolacivica-ilab.it/
Coordinatrice: Prof. Maria Cecilia Cardarelli
L’unità di ricerca analizza gli aspetti giuridici ed economici dei classici canali e strumenti di finanziamento per verificarne le criticità̀ e individuare nuove tecniche o nuovi strumenti di finanziamento. Studia, tra l’altro, le problematiche inerenti alla contrattazione bancaria e finanziaria con particolare riguardo ai profili di tutela della clientela; gli sviluppi tecnologici nella negoziazione di strumenti finanziari; i nuovi modelli del cd. microcredito; gli interventi normativi che introducono modelli di ricorso al mercato di capitali, quali le start up o Pmi innovative; le nuove tecniche di raccolta del capitale di credito introdotte dalla riforma delle società di capitali del 2003 a beneficio delle srl e le nuove formule di raccolta di capitale di rischio sul mercato attraverso l’emissione di quote sociali standardizzate o eventualmente organizzate in categorie sul modello delle tecniche di raccolta tradizionalmente consentite alle spa. L’approccio allo studio di tali tematiche è di tipo interdisciplinare ed orientato a stimolare una riflessione, la più partecipata possibile, in merito all’impatto delle discipline più recenti sugli equilibri economico-patrimoniali dell’impresa medio-piccola al fine di offrire alle stesse imprese strumenti concreti per migliorare la governance, l’assetto organizzativo, e a consentirle di fare scelte economiche consapevoli.
Progetto di ricercaCoordinatore: Prof. Fernando Greco
L’Unità di Ricerca ha il dichiarato obiettivo di promuovere, favorire e attuare la ricerca scientifica, nazionale e internazionale, con funzioni di progettazione, coordinamento e gestione di progettualità, afferenti a tutte le tematiche connesse alle relazioni e alle inferenze tra diritto ed economia. Più nello specifico, ambiti di ricerca privilegiata saranno il diritto bancario, il diritto finanziario, il diritto assicurativo, il diritto commerciale e il diritto fallimentare e delle procedure concorsuali, con una specifica attenzione alle questioni inerenti al nuovo Codice della crisi di impresa, nonché la proposta e lo sviluppo di soluzioni interpretative e applicative circa la nuova disciplina, che, oltre ad aver apportato pervasive modifiche all’apparato normativo e regolamentare, ha introdotto, nel panorama ordinamentale, nuove figure professionali, di “intermediazione” tra impresa, mercato e soggetti terzi.
In precipua considerazione del coordinamento e della stretta connessione tra le due macroaree attenzionate (diritto ed economia), l’interdisciplinarietà e l’internazionalizzazione rappresentano le due guideline operative dell’Unità, nell’attività di analisi e valutazione dell’inferenza degli interventi normativi, regolatori ed economici sul benessere sociale e ambientale, in chiave di sostenibilità e progresso.
L’Unità di Ricerca in “Business Law and Economics” ambisce a essere, quindi, una sorta di “agorà”, ovverosia un luogo – strumento permanente, di incontro e confronto, dibattito, promozione e facilitazione del networking e della collaborazione tra Istituzioni e attori del mercato, segnatamente allo scopo di contribuire a incrementare la conoscenza interdisciplinare, immediatamente spendibile, rappresentando un’indubbia e importante occasione di sbocchi lavorativi e professionali.
Composizione dell’Unità di Ricerca
L’organigramma dell’Unità di Ricerca è diviso in due livelli: Promotori e Componenti.
I Promotori dell’Unità di Ricerca sono:
- Prof. Fernando GRECO (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/01);
- Prof. Pietro MARCHETTI (Dipartimento Scienze dell’Economia, SECS-P/11);
- Prof. Tommaso Vito RUSSO (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/01);
- Prof. Giuseppe POSITANO (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/04);
- Prof. Francesco PORCARI (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/15);
- Prof. Giovanni PELLERINO (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/20);
- Prof.ssa Carmen PERAGO (Dipartimento Scienze Giuridiche, IUS/15).
I Componenti dell’Unità di Ricerca, alla data di costituzione, sono:
- Avv. Marco CHIRONI (Phd UniBg, Assegnista di ricerca UniSalento, Cultore di Diritto Privato e Diritto del Risparmio);
- Avv. Laura ALBANESE (Docente a contratto, Assegnista di ricerca UniSalento, Cultore di Diritto Privato e Diritto del Risparmio);
- Avv. Antonio ZURLO (Cultore di Diritto Privato e Diritto del Risparmio).
Coordinatore: Prof. Luigi Melica
L’unità di ricerca “Sport and Law: sustainability and integrity” ha per obiettivo l’analisi e lo studio del fenomeno sportivo dal punto di vista giuridico ed economico, in relazione a due aspetti specifici: la sostenibilità del sistema sport e la c.d. sport integrity.
Analizza, in particolare, il sistema sportivo sotto il profilo economico, giuridico e sociale rivolgendo speciale attenzione alla ricerca delle soluzioni promosse dall’innovazione digitale per lo sviluppo di servizi per atleti e stakeholder (famiglie, istituzioni locali, sistema socio-economico territoriale, altre società etc.) e a vantaggio delle strutture tecnico-amministrative delle organizzazioni e delle società sportive. In correlazione con la sostenibilità basata sul digitale, indaga altresì il ricorso a strumenti di finanziamento alternativi, come nuove forme di sponsorizzazione, criptovalute e azionariato popolare.
L’unità di ricerca opera con un approccio interdisciplinare ed è contrassegnata da una forte vocazione comparatistica, con l’obiettivo di individuare in Europa e nel mondo i modelli più efficienti. Applicando le categorie del legal transplant e della circolazione dei modelli, mira a studiarne la trasferibilità in ambito nazionale in termini normativi ed economici.
L’unità di ricerca studia inoltre le forme di corruzione nello sport; il relativo impatto sull’opinione pubblica; il ruolo e poteri delle autorità statali e sovranazionali deputate alla prevenzione e alla sanzione di condotte criminose, come le scommesse illegali; il coordinamento tra settore pubblico, privato e organismi sportivi; gli strumenti normativi per il contrasto alla corruzione nello sport in un quadro di coordinamento internazionale; i doveri e gli obblighi discendenti dal principio di autonomia dello sport, in termini di trasparenza, responsabilità e i requisiti etici della governance sportiva.
Contando su un background di competenze che è andato consolidandosi nel corso degli ultimi anni, l’Unità di ricerca collabora con il Corso di laurea triennale in Diritto e management dello sport e con numerosi stakeholder operanti nel settore sportivo, e promuove costanti iniziative volte a stimolare la riflessione e il dibattito su tematiche afferenti al diritto e all’economia dello sport.
Componenti dell’unità: prof. Salvatore De Vitis (IUS/04); prof. Giuseppe Gioffredi (IUS/13); prof. Luigi Melica (IUS/21); prof. Giovanni Pellerino (IUS/20); prof. Attilio Pisanò (IUS/20); prof. Luca Zamparini (SECS-P/01).
Coordinatrice: Prof. Francesca Dell’Anna Misurale
L’unità di ricerca “Linee evolutive del diritto delle relazioni familiari” si propone la puntuale opera ricostruttiva del diritto di famiglia per vocazione soggetto a continue modifiche, in quanto legato, più di ogni altro settore disciplinare, ai cambiamenti socioculturali del Paese. Si tratta di un’opera essenziale nell’epoca storica che stiamo vivendo, perché la produzione legislativa e gli interventi del giudice della nomofilachia e delle leggi si rincorrono andando a comporre un puzzle di difficile lettura. L’unità di ricerca si pone l’obiettivo di assicurare l’attento monitoraggio della disciplina della materia attraverso il costante esame del duplice
formante, legislativo e giurisprudenziale, al fine di coglierne le linee evolutive e “favorire”, come previsto dall’art. 11, comma 10, del Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze Giuridiche, “la diffusione esterna dei risultati scientifici conseguiti”.
Il risultato scientifico che si intende perseguire è ambizioso: ricondurre a sistema le numerose novità legislative che hanno interessato la materia negli ultimi lustri ed esaminare la recentissima Delega al Governo per misure urgenti di razionalizzazione dei procedimenti in materia di diritti delle persone e delle famiglie contenuta nell’art. 23 della legge 26.11.2021, n. 206. L’obiettivo è in questo caso non farsi trovare impreparati nel momento dell’entrata in vigore dei provvedimenti attuativi degli interventi indicati nella legge delega, quando non anche – ma questo è scopo ancor più ambizioso – trovare un dialogo con il legislatore per incidere sulle scelte che dovrà compiere.
D’altra parte, l’unità di ricerca si propone l’esame e lo studio dei provvedimenti delle Corti superiori, per delinearne gli orientamenti, verificarne la valenza nomofilattica, se del caso assoggettarli a un vaglio critico o coglierne le fughe in avanti.
La diffusione dei risultati scientifici perseguiti avverrà attraverso la pubblicazione di contributi scientifici in forma di monografie o articoli su riviste, che, data l’interdisciplinarità dell’unità di ricerca e della sua attività, potranno essere destinati a riviste dedicate a diverse discipline (a titolo meramente esemplificativo: diritto processuale civile, penale, internazionale), non escludendosi la pubblicazione su riviste di taglio sociologico. Gli avanzamenti e i risultati della ricerca saranno altresì condivisi attraverso l’organizzazione di Convegni e Seminari, Master, Corsi di formazione per mediatori familiari e Corsi formativi per avvocato specialista in diritto della persona, delle relazioni familiari e dei minorenni.
L’Unità di ricerca è attenta a intercettare e valorizzare fondi e finanziamenti nazionali, europei e internazionali al fine di attuare la propria vocazione progettuale. In quest’ottica saranno attivati accordi, contratti, convenzioni con ordini di categoria e associazioni professionali a mente degli artt. 17 e 18 del Regolamento di funzionamento del Dipartimento di Scienze Giuridiche. Il dialogo dovrà istaurarsi del pari con le strutture pubbliche presenti sul territorio: Consultori comunali, Servizi sociali territoriali e Strutture specialistiche di secondo livello specificamente dedicate ai traumi da abuso e da maltrattamenti come il Centro Specialistico per la cura del Trauma Interpersonale.
Componenti dell’Unità di ricerca
Coordinatrice
Francesca Dell’Anna Misurale
Professoressa associata IUS/01
Luigi Melica
Professore ordinario IUS/ 21
Stefano Polidori
Professore ordinario 1IUS/01
Ernesto Capobianco
Professore ordinario IUS/01
Carmen Perago
Professoressa associata IUS/15
Antonio De Mauro
Professore Associato IUS/01
Francesco Giacomo Viterbo
Professore associato IUS/01
Maria Luisa Tacelli
Ricercatrice IUS/11
Olga De Siato
Ricercatrice IUS/15
Culture as good and as a medium. New categories of heritage and forms of its protection and enhancement
Coordinating Member: Stefano Magnolo (SPS/12)
Members: Gabriella De Giorgi (IUS/10); Francesco Tuccari (IUS/10); Francesca Dell’Anna (IUS/01); Claudia Morini (IUS/14); Marco Brocca (IUS/10); Maria Luisa Tacelli (IUS/11)
International Partners: Maria Teresa Carballeira Rivera (University of Santiago de Compostela, Law Faculty); Ana Galán Pérez (Complutense University of Madrid, Faculty of Fine Arts); Ana Belén Benito Sánchez (Complutense University of Madrid, Faculty of Sociology and Political Sciences).
Coordinatore: Prof.Pier Luigi Portaluri
L’Unità ambisce a far divenire il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento un polo di eccellenza e un punto di riferimento, in Italia e all’estero, nella ricerca interdisciplinare sulle teorie, le tecniche, i metodi e i problemi dell’interpretazione, dell’argomentazione e del ragionamento giuridico, nella prospettiva dell’incessante moto del diritto teso all’edificazione, ricostruzione ed evoluzione dell’ordinamento come sistema plurale e multilivello. Le questioni legate all’interpretazione, all’argomentazione e al ragionamento giuridico vedono protagonisti in ogni parte del mondo i filosofi e i teorici generali del diritto, ma non sempre essi hanno l’occasione di rapportarsi strettamente con le analoghe ricerche che, in vari settori dell’ordinamento, sono svolte dagli studiosi delle discipline di diritto positivo. Questa mancanza di un interscambio scientifico strutturato e costante può rappresentare un ostacolo alla ricerca, in quanto solo approfondendo la conoscenza dei corpora legislativi per ambiti e materie, degli orientamenti giurisprudenziali, delle costruzioni dottrinali di settore, delle prassi, è possibile misurare e toccare con mano la tenuta, i limiti, le sfide e le prospettive delle categorie e dei modelli di teoria generale. In questo senso, discipline che per loro vocazione sono particolarmente sensibili alla traduzione dei principi e delle regole in rapporti concreti e reali, caratterizzati da un ‘urto’ tra pretese e poteri, come il diritto amministrativo (ma non solo), potrebbero fornire un notevole apporto conoscitivo e critico. Per altro verso, occorre che il dialogo tra i filosofi e i cultori delle discipline di diritto positivo si arricchisca anche con l’apporto della comparazione tra esperienze giuridiche profondamente diverse, nello spazio e nel tempo, poiché interpretazione, argomentazione e ragionamento giuridico non possono che declinarsi al plurale, con approcci profondamente differenziati in base al diverso contesto ordinamentale di riferimento. Infine, i giuristi-ricercatori teorici dovrebbero essere in grado anche di parlare e confrontarsi, su queste grandi tematiche, con i giuristi-operatori pratici, che le affrontano, le declinano e collettivamente ne orientano l’applicazione ogni giorno: occorre dunque coinvolgere, in particolare, la sfera della magistratura, ai diversi livelli settoriali (amministrativo, civile, penale, tributario, etc.) e ordinamentali (costituzionale, europeo, sovranazionale), così come quella dell’avvocatura, ma anche il variegato mondo delle amministrazioni pubbliche, anch’esse a tutti i livelli (globale, europeo, nazionale, regionale, locale), inclusi i soggetti privati cui sono affidati, su base normativa, provvedimentale o consensuale, compiti o funzioni pubbliche. L’Unità IAROG punta a rendere possibile tutto ciò in termini di risultati concreti.
ATTIVITÀ 2024 Lectio inauguralis del Pres. L. Carbone 12 marzo 2024 GIUDAISMO E ROMANITA' a partire dall’Hérodias di Flaubert ATTIVITÀ 2023 INTERPRETARE E DECIDERE NELL'ORDINE COSTITUZIONALE DEI POTERI OGNI COSA AL SUO POSTO
Coordinatrice: Prof.ssa Sara Tommasi
I nuovi servizi digitali della società dell’informazione hanno trasformato il modo di comunicare, di connettersi, di consumare e di svolgere attività economiche, rendendo ormai obsoleto il quadro normativo delineato dalla Direttiva 2000/31/CE sul commercio elettronico. Dall’uso di questi servizi scaturiscono nuovi rischi che interessano sia la società nel suo complesso, sia le singole persone. In un contesto siffatto, si colloca il Regolamento (UE) 2022/2065 del 19 ottobre 2022, relativo al mercato unico dei servizi digitali e noto come Digital Services Act. Si tratta di un’ambiziosa riforma destinata a rappresentare la cornice normativa della maggior parte delle attività quotidiane di consumatori, di imprenditori e di professionisti. Il Digital Services Act affronta problematiche nuove rispetto a quelle con le quali ci si confrontava nei primi anni di questo secolo, ma anche nuove dimensioni di note problematiche: basti pensare alla portata di audience delle piattaforme online, alla capacità anche degli algoritmi di amplificare la diffusione dei messaggi e allo svilupparsi di un modello di business nel quale alcuni operatori indirizzano le scelte dei consumatori e, di fatto, controllano l’accesso e la permanenza sul mercato delle imprese. L’Unità di ricerca mira a confrontarsi, in un’ottica interdisciplinare, con la contraddittorietà dell’ambiente online, nato come spazio caratterizzato da assenza di intermediazione e di regolamentazione, eppure tanto bisognoso di garanzie di sicurezza e protezione dei diritti fondamentali e di sofisticate strutture di governance per una vigilanza efficace e senza frontiere sui prestatori di servizi digitali. Ci si propone di delineare un quadro coerente a fronte delle criticità più rilevanti della recente intensa attività normativa dell’Unione europea che è, infatti, caratterizzata da provvedimenti troppo ambiziosi, in quanto ciascuno mira a porsi in termini generali, senza preoccuparsi, in modo attento e adeguato, di quanto previsto in altri provvedimenti ugualmente generali. In particolare, si reputa necessario un confronto tra il Digital Services Act e il cd. Artificial Intelligence Act (COM(2021) 206 final del 21 aprile 2021), in considerazione del fatto che gli intermediari di servizi digitali fanno sempre di più uso di strumenti decisionali automatizzati e di recommender system. L’obiettivo è quello di perseguire risultati che possano essere utili e interessanti anche per gli operatori del settore, ai quali le nuove norme impongono specifici obblighi al fine di contrastare i contenuti illegali, la disinformazione, la discriminazione online e altri rischi sociali.
EVENTI 2024 Presentazione Progetto “Digital market and consumer protection” La normativa europea sui mercati digitali: prove di futuro Seminari Mano Visibile Digital Services Act: obblighi e responsabilità delle piattaforme La sostenibilità incontra il digitale PRIN Mercato Digitale - Diaologo con il Territorio La tutela del risparmio nell'era del digitale edell'intelligenza artificiale EVENTI 2023 Nuove tecnologie e lotta alla contraffazione Moda sostenibile e lotta alla contraffazione.pdf Educazione finanziaria.pdf Digital-economy - seminari a.a. 2022-23.pdf PUBBLICAZIONI Tondi della Mura, Poteri privati e diritti dei consumatori Tommasi, Digital Services Act e Artificial Intelligence Act MORINI, Online hate speech nello spazio digitale europeoCoordinatrice: Prof.ssa Carmen Perago
I numerosi mutamenti legislativi e gli interventi giurisprudenziali hanno profondamente modificato l’assetto dei tradizionali rapporti tra giurisdizione e autonomia negoziale, conferendo agli istituti che prevedono la risoluzione alternativa della lite civile piena autonomia strutturale. Ne è conseguita la necessità di un adeguata formazione che permetta al giovane giurista e alle diverse figure di professionisti gravitanti nell’area giudiziale (non solo magistrati e avvocati, ma anche funzionari dell’Ufficio per il processo, consulenti tecnici, mediatori professionali e funzionari della Pubblica Amministrazione) l’utilizzo consapevole dei variegati mezzi di risoluzione consensuale.
L’Unità di ricerca in Alternative dispute resolution (ADR) nasce con l’intento di condividere e diffondere la pratica conciliativa e partecipativa quale strumento sociale-giuridico, offrendo un’opportunità di sviluppo della personalità del singolo nella comunità di appartenenza e, al tempo stesso, riaffermando i doveri di solidarietà reciproca. La propensione a favorire lo spostamento della gestione della crisi dal potere giudiziario all'autonomia privata muove dalla considerazione secondo cui l'intervento giudiziale accentua l'ottica oppositiva e che l'approccio conciliativo, fondato sulla autonomia delle parti, consente una più efficace e consapevole modalità elicitive di composizione del conflitto.
Gli ambiti di ricerca applicata coinvolti concretizzano la “giustizia coesistenziale”: l’analisi dei moduli esterni al processo e di quelli endoprocessuali, il cui fruttuoso esperimento conducono ad una regolamentazione concordata della lite sostitutiva della decisione, disegnano il percorso per una giustizia sostenibile, percepita in modo responsabile dallo stesso cittadino per ritessere rapporti, riprogrammare relazioni, ricostruire ponti.
Coordinatrice: Prof.ssa Maria Vittoria Dell’Anna
L’unità Lingua, diritto, istituzioni mira a far diventare il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università del Salento un riferimento, non solo nazionale, per la ricerca e la formazione interdisciplinare teorica e pratico-applicativa sulla dimensione linguistica del fenomeno giuridico. L’unità ha per oggetto di ricerca di elezione lo studio linguistico in diacronia e sincronia dei testi del dominio giuridico, amministrativo e istituzionale prodotti in lingua italiana, in Italia e fuori d’Italia, o in un’altra lingua in contesti traduttivi o di contatto linguistico e culturale con l’italiano.
Il rapporto col giuridico interessa la storia linguistica italiana sin dai testi delle origini (X sec. d.C.). L’impiego dei volgari e dell’italiano e la loro concorrenza e progressiva sostituzione al latino sono stati nei secoli aspetti notevoli della comunicazione interna ed esterna delle istituzioni politiche e degli organi giurisdizionali italiani e della conseguente elaborazione dei testi del dibattito nei luoghi del potere e dei testi delle norme, della giurisprudenza, delle prassi, della dottrina. Il diritto, l’amministrazione, le istituzioni sono circuiti di comunicazione, al centro dei quali ci sono ineliminabili pratiche di produzione e trattamento di testi tecnici, a cui i professionisti coinvolti e coloro che si formano in tali direzioni sono chiamati ogni giorno. Il presupposto, e l’auspicio, è che un buon servizio di comunicazione al cittadino passi anche da testi linguisticamente efficaci.
All’obiettivo della formazione linguistica in italiano del futuro giurista e operatore del diritto il Dipartimento di Scienze Giuridiche ha risposto da tempo – e per la prima volta in Italia – con l’attivazione di insegnamenti di Linguistica giuridica. Nel Dipartimento sono in corso altre esperienze di formazione e ricerca sul tema lingua e diritto, avviate/dirette dalla stessa coordinatrice dell’unità qui proposta: la Scuola invernale IusDA, Italiano per gli usi del diritto e dell’amministrazione, e il progetto PRIN 2022 VocAvv. Le parole dell’avvocato, che si giovano della collaborazione con ordini professionali, associazioni di settore, enti e istituti di ricerca nazionali e internazionali. L’unità Lingua, diritto, istituzioni consoliderà tali collaborazioni per promuovere la diffusione dei risultati conseguiti e rafforzare ulteriori iniziative volte al reperimento di risorse finanziarie in favore del Dipartimento.
L’attività scientifica muoverà dai seguenti filoni d’indagine, con reciproci punti di tangenza: la lingua del diritto e dell’amministrazione come varietà dell’italiano (testi, livelli di analisi, strumenti); storia della lingua italiana del diritto; il diritto nella pluralità delle lingue e la traduzione giuridica; l’italiano giuridico nell’UE e fuori d’Italia; plurilinguismo e multilinguismo; diritti linguistici; la linguistica giudiziaria e forense; comprensibilità e semplificazione dei testi giuridici e amministrativi, accessibilità e inclusione, usi linguistici non discriminatori, cittadinanza, immigrazione; il trattamento linguistico dell’informazione giuridica e giudiziaria nella stampa e negli altri mezzi di comunicazione; diritto, lingua, letteratura.
L’unità di ricerca ha una durata triennale ed è così composta:
Dip.to di Scienze Giuridiche
- Maria Vittoria Dell’Anna, associata di Linguistica italiana (coordinatrice);
- Giovanni Poggeschi, ordinario di Diritto pubblico comparato;
- Stefano Polidori, ordinario di Diritto privato;
- Pier Luigi Portaluri, ordinario di Diritto amministrativo;
- Clara Napolitano, associata di Diritto amministrativo;
- Ubaldo Villani Lubelli, ricercatore di Storia delle istituzioni politiche;
- Brandon Lombardi, assegnista di ricerca nel settore della Linguistica italiana;
- Fabio Ottombrino, assegnista di ricerca nel settore del Diritto privato;
- Sara Pisanò, dottoranda di ricerca in “Diritti e sostenibilità”.
Dip.to Studi Umanistici
- Gloria Politi, ricercatrice di Slavistica;
- Irina Shilnikova, dottoranda di ricerca in “Lingue, letterature, culture e loro applicazioni”.