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«Arrivo tardi stasera, sto portando u muers», ‘un carico pesante’ nel dialetto di Fragagnano (Taranto). Ma cosa succede se chi trascrive un enunciato come questo non ha le competenze per dare una forma scritta affidabile al parlato intercettato? Succede che al posto di ‘u muers’ trascrive ‘u muert’: e così un suono al posto di un altro suono decide della tua libertà o detenzione in carcere. Si è investito tanto nelle intercettazioni telefoniche e ambientali ma nulla si è fatto per formare la figura professionale del Linguista Perito Forense.
Gli enormi sviluppi della ricerca linguistica nel campo del parlato non hanno trovato spazio nei Tribunali. Non ci si deve stupire se le evidenze sono contestate, il dibattimento in aula non chiarisce i dubbi sollevati, i consulenti chiamati in causa non riescono a risolvere le questioni poste. Se il parlato intercettato è diventato un a priori nei Tribunali, non si ritiene però che vi debbano essere delle competenze scientifiche adeguate a trattare la trascrizione di intercettazioni e la comparazione forense della voce. La giornata di studio vuole stimolare una discussione proficua su questa problematica, mettendo a confronto studiosi, magistrati e avvocati.
L’evento è accreditato presso il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lecce per 3 crediti formativi in materia ordinaria. La materia trattata non assolve all’onere formativo in materia deontologica. Gli Avvocati del Foro di Lecce si iscriveranno con sistema RICONOSCO. Posti disponibili 60.